CONSORZIO DELLE IMPRESE LEGATE ALLA PALLACANESTRO
di Paolo Montanari (del 23/10/2006)
Si è svolta a palazzo Gradari una tavola rotonda sul consorzio delle imprese legate alla pallacanestro, in particolare alla Scavolini-Spar.
All'incontro hanno partecipato il governatore del V distretto Gianni Bambozzi, il sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli, il presidente della provincia di Pesaro e Urbino Palmiro Ucchielli, gli assessori allo sport Maria Pia Gennari e alla cultura Luca Bartolucci, il presidente della Scavolini- Spar Stefano Vellucci, il presidente della Lega Due Valentino Renzi, il presidente del Consorzio delle aziende pesaresi Testaguzzi, il questore dott. Pansini, il presidente della camera di commercio Drudi, il vice sindaco Ilaro Barbanti e il giornalista Maurizio Gennari.
Ospite d'onore coordinatore degli interventi il giornalista Rai Franco Lauro.
Alberto Iaccarino, vicepresidente del Panathlon di Pesaro, ha sottolineato come 18 mesi fa ci vedemmo in questa sala per riflettere sulla public company.
Da quella esperienza negativa oggi ci troviamo di fronte ad un progetto nato fra le sinergie aziendali, ben 15 aziende, che hanno sottoscritto un tesseramento per un futuro, ci auspichiamo prossimo, della squadra Scavolini-Spar in A1.
Una sinergia economica, un supporto ai due massimi sponsor, Walter Scavolini e la famiglia Vellucci, che dovrebbe concretizzarsi in tutto il territorio provinciale, con l'importante ruolo della Provincia e dei comuni interessati.
L'assessore Maria Pia Gennari ha dato la sua benedizione a questo progetto che integra le vecchie generazioni con le nuove.
Un progetto che guarda anche ai contenuti sociali dello sport. Concetto che ha ripreso anche il nuovo questore di Pesaro dottor Pansini: "purtroppo nelle nuove generazioni vi sono delle dipendenze psichiche legate all'alcool, alla nicotina, alle sostanze stupefacenti, e a questo riguardo il questore ha sottolineato, che occorre iniziare un controllo approfondito in collaborazione con le autorità sanitarie sulla diffusione della droga nella zona del Campus e non solo soffermarsi agli slogan o alle scritte sui muri.
Per questo motivo, lo sport può avere una funzione educativa nei giovani.
Un giudizio positivo ad un allargamento ad una cordata di imprenditori, potrebbero in poco tempo essere 30 aziende ad aderire al progetto, è venuto da Franco Lauro, che ritiene invece negativa una esperienza di public company, in Italia, perchè un coinvolgimento di 10.000 cittadini in una piccola città o di un milione in una grande città, non ha mai dato risultati positivi.
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