L'importanza dello Staff nel risultato sportivo
di Massimo Fiorentino (del 26/09/2016)
Piero Benelli, ex pentatleta, medico sociale della VL Basket e della Volley Pesaro, medico della Nazionale italiana maschile di pallavolo (che ha conquistato la medaglia d´argento ai recenti Giochi Olimpici in Brasile), ha fatto di recente doppio onore al suo ruolo di Socio Panathlon, prima incontrando i cittadini alla Biblioteca San Giovanni, nell´ambito del Piccolo Festival della Relazione realizzato dal Centro Studi Muovintè (presenti l´Assessore allo Sport Mila Della Dora e il Delegato provinciale del Coni Alberto Paccapelo, che lo hanno festeggiato ufficialmente), e poi i Soci del Club nell´abituale riunione conviviale guidata dalla Presidente Barbara Rossi, nella serata che ha visto l´ingresso ufficiale dei due nuovi Soci Roberto Ricci e Annunzio Subissati.
Benelli è intervenuto sul tema "La Relazione Sportiva attraverso la “Cura”: il successo di un argento olimpico". Ha spiegato cioè quale indispensabile e preziosa relazione deve nascere ed essere alimentata in modo virtuoso tra una Squadra di Atleti e l´ "altra" Squadra, quella dei componenti dello Staff, specialmente in appuntamenti di altissimo livello, dove i "rischi" dovuti alla tensione sportiva e all´emozione personale possono generare tensioni pericolose per il raggiungimento del massimo risultato.
Il dottor Benelli ha fatto riferimento alla recentissima esperienza in Brasile: "Partecipare ai Giochi Olimpici significa vivere un´esperienza unica – ha raccontato – che nel nostro caso è durata quasi un mese, grazie ai risultati molto positivi che ci hanno permesso di prolungare la permanenza a Rio al massimo consentito. Quando andiamo in trasferta con le squadre "normali", però, ci troviamo per un tempo limitato in alberghi con tutte le comodità e possiamo rimanere sempre concentrati al massimo sull´impegno e sul risultato. Vivere al Villaggio Olimpico significava invece, in questo caso, stare in 8 persone in appartamenti di 4 stanze, spesso con 1 solo bagno, con impegni comuni a tutti gli altri della squadra, sempre negli stessi orari degli altri. Eppure tutti ci siamo adattati, tecnici ed atleti, e siamo arrivati comunque alla medaglia d´argento". Un risultato storico, dove ha contato il lavoro di tutti. Se però i giocatori sono accomunati dal gesto atletico, dall´impegno per il risultato, dall´ambizione per il premio, dalla fama che ne consegue, per gli altri (nel caso specifico lo staff medico, ma vale per ognuno degli incarichi non atletici) questi aspetti sono molto più sfumati, mentre invece è enorme la responsabilità perché gli atleti possano rendere al massimo e tutto funzioni per il meglio. E quindi, come deve essere composto il gruppo di tecnici che segue gli atleti? "Lo Staff si compone di persone che spesso si ritrovano insieme solo ogni quattro anni, eppure il gruppo deve trovare fin da subito un amalgama quasi perfetto, al suo interno e verso gli atleti. I Giochi Olimpici rappresentano una situazione fortemente atipica, dove si arriva al termine di un allenamento che dura quattro anni e dove ci si gioca il risultato forse già alla prima partita – commenta Benelli -. Lo Staff deve essere composto da persone "speciali", non necessariamente ognuno il migliore nel suo campo, ma comunque specialisti ottimi per competenza e comunque in grado di lavorare in sintonia tra loro, per sostenere e supportare gli atleti nel modo migliore possibile. Per ottenere questo è necessario trovare un "modello" di comportamento, e questo spetta al Responsabile del gruppo. Peccato però che non esista un modello valido in ogni caso: ogni volta bisogna inventarne uno adatto alla circostanza. Se dovessi definire lo Staff ideale direi che dovrebbe essere: "solido", coordinato, sinergico, dialettico, flessibile, autorevole, responsabile, competente, aggiornato, innovativo". Un obiettivo impossibile? No, evidentemente, visto che la Nazionale italiana "almeno" all´argento olimpico c´è arrivata…
Copyright 2006 - Panathlon Club di Pesaro. Tutti i diritti riservati. Design ByDaga.