Elisabetta Vandi ospite del Panathlon Club Pesaro

di Tanja Stocchi (del 18/09/2018)



Grinta, determinazione e freschezza, così la giovanissima Elisabetta Vandi ha incantato i soci del Panathlon Club Pesaro presenti alla conviviale "Carattere, determinazione, risultati di livello mondiale: storia di Elisabetta Vandi, la più piccola di una famiglia di campioni”.
Il Club pesarese ha ripreso le attività dopo la pausa estiva dedicando una serata ad una giovane atleta del territorio. Una passione, quella per l’atletica, nata per gioco seguendo la mamma al Campo Scuola, e poi diventata un impegno serio che ha portato la giovane atleta a centrare il limite nazionale juniores con la 4x400 azzurra agli Europei U20 del 2017 a Grosseto. Ai Mondiali under 20, in semifinale sui 400 ha migliorato un primato italiano under 20 che resisteva dal ’99 e conquistato in finale uno storico settimo posto, e con le azzurre della 4x400 ha permesso alla squadra di centrare il sesto posto nella finale mondiale.
“Don’t tell people your dreams. Show them, questa frase scritta su Instagram è un po’ la mia filosofia nello sport, i sogni non vanno raccontati a parole ma con i fatti, perché quello che conta è quello che fai in gara – ha esordito Elisabetta Vandi - E’ importante allenarsi, rimanere concentrati ed esprimersi in gara, non a parole.  Venire da una famiglia di campioni non mi ha condizionato, è una famiglia normale, che grazie una certa esperienza può dare consigli più concreti sullo sport, anche relativi all’approccio alla vita sportiva. Elisabetta atleta sta nascendo ora, inizio adesso a fare gare anche fuori dall’Italia. Credo che l’atletica vera inizi dopo i 20 anni. I risultati a livello giovanili possono fare curriculum, ma solo se poi queste prestazioni si consolidano. Sono felice di aver battuto il record italiano, ma è solo una fase di passaggio. Centrare obiettivi prefissati da tempo, serve a crescere, migliorarsi, cambiare mentalità e fare esperienza, è un grandissimo stimolo a continuare ad allenarsi bene e mantenere una certa costanza. La dimostrazione che stai facendo bene quello per cui lavori ogni giorno sia fisicamente sia mentalmente.
Essere allenata dall’ex campione marocchino Faouzi Lahbi è importante, ha una mentalità diversa che dà meno importanza all’apparenza o alla politica sportiva, si focalizza solo su noi atleti e sul nostro bene.  Non mi dispiace rinunciare al divertimento, per me non è un sacrificio ma un piacere, mi piace quello che faccio, lo voglio fare bene e non mi pesa rinunciare ad altro, non m’interessa andare in discoteca. Per ora voglio focalizzarmi solo sull’atletica. Ho un buonissimo rapporto con i miei compagni di squadra, in nazionale giovanile siamo un bellissimo gruppo. Il bello dell’atletica è che fa crescere e formare delle amicizie, non cīè quella grande rivalità che si vede in altri sport. Penso che le mie migliori amiche siano quelle dell’atletica.
Gareggio con la società di Macerata perché qui non c’è una società di atletica, stiamo provando a farla nascere ora, ma manca uno sponsor e senza è difficile tesserare atleti grandi. Stanno già gareggiando i bambini della categoria esordienti, ma l’obiettivo è di far gareggiare tutte le categorie con i colori pesaresi. Vogliamo far nascere una grande società che permetta a tutti gli atleti pesaresi di correre con la maglia con scritto Pesaro. Per fortuna siamo un gruppo molto compatto e affiatato, tutti ci tengono a quest’obiettivo e si stanno impegnando per far nascere questa realtà.
Per quanto riguarda il futuro, le gare inizieranno a gennaio, penso che gli obiettivi saranno le gare nazionali indoor e poi la stagione outdoor, verso aprile-maggio. L’obiettivo del 2019 saranno i campionati europei under 20 e spero in un posto anche nella nazionale assoluta per i campionati mondiali.”
“E’ bello iniziare l’autunno con un ospite d’eccezione Elisabetta non è solo un’atleta della nostra città, con gli ultimi successi ai mondiali juniores ha dimostrato di poter arrivare lontano – Il commento della Presidente Barbara Rossi - Aver migliorato questo record italiano under 20 che resisteva da 19 anni fa capire bene il valore dell’atleta. Questa sera ci ha mostrato cosa significa, non solo avere la passione e l’amore per una disciplina, ma anche praticarla facendo scelte che non sono scontate per una diciottenne. Mi ha colpito molto la determinazione di questa ragazza, la sua grande modestia, la volontà di migliorarsi. Bella la sua volontà di non dare importanza alle parole ma il voler dimostrare il valore con i fatti, soprattutto in una società che dà tanto valore all’immagine.”
Ad aprire la serata il ricordo di due soci scomparsi lasciati nelle ultime settimane, Giuseppe Olmeda e Edgardo Calcagnini, con i figli, Marco Amedeo Olmeda e Giovanni Calcagnini.


 




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