SPORT, DIABETE E OBESITÀ

di Sergio Zidda (del 07/11/2008)

Lo slogan “Muovi la tua vita” è stato il motivo conduttore della relazione che il Dott. Mario Vasta, Direttore delle Malattie Metaboliche e Diabetoligia presso l’Ospedale di Urbino, ha tenuto nell’ultima riunione del Panathlon Club di Pesaro con la viva ed attenta partecipazione dei Soci.
Il Dott. Vasta, nel sottolineare il ruolo della attività fisica nella prevenzione e cura del diabete, (una malattia subdola), in aumento continuo per l’alimentazione scorretta e soprattutto per la sedentarietà, ha evidenziati il fatto che ciò rischia di trasformarsi in una vera epidemia.

Infatti – ha precisato il dottore- il 70% della popolazione dei paesi occidentali si muove sempre meno, mentre l’uomo per sua conformazione è nato per correre!
Utilizzando grafici, tabelle e casistica Vasta ha poi dimostrato come l’esercizio aerobico e la pratica regolare della corsa siano meglio del semplice camminare: si favorisce la forma fisica correlata allo stato fisico del soggetto obeso, e lo si protegge nei confronti di patologie cardiovascolari.
Purtroppo queste certezze scientifiche sono ancora pressoché sconosciute e con ciò non si traducono in cambiamenti dello stile di vita della persona.
Si è cercato con esempi concreti ed anche in maniera eclatante, di fare opera divulgatrice proprio con il progetto: Muovi la tua vita”.
Il Dott. Vasta, con la presenza di tre suoi pazienti praticanti, ha illustrato il suggestivo esperimento che consiste nel progressivo incremento dell’attività aerobica in soggetti affetti da questa patologia sino alla sfida finale della classica Maratona.
In breve: alcuni gruppi in Italia composti da 56 obesi e il loro medico diabetologo, allenati per un anno sotto la guida del Marathon Center di Brescia ( noto per i campioni che sono passati per le sue cure) si sono cimentati nei classici 42 Km e 195m e, valutati prima, durante e dopo il programma nei più significativi parametri personali, hanno partecipato infine alla Maratona di Milano, con risultati certamente soddisfacenti per la maggior parte dei casi, ed in altri addirittura entusiasmanti, tanto da indurli a proseguire nell’allenamento e consolidare la qualità della loro vita.